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....La libertà non è star sopra un albero, non è neanche avere un’opinione, la libertà non è uno spazio libero, libertà è partecipazione.... G.Gaber

sabato 14 gennaio 2012

Il terremoto in una scultura

.... dal sito www.lasicilia.it
Santa Teresa Riva. Una bella opera scultorea in acciaio inox, alta cinque metri, ricorderà il terremoto del Belice, il violento sisma che nella notte tra il 14 e il 15 gennaio del 1968 colpì una vasta area della Sicilia Occidentale, provocando 370 vittime. La scultura, intitola «Beliceamuri», è opera del maestro Nino Ucchino, di Santa Teresa Riva, ed è stata realizzata su commissione del sindaco di Santa Margherita del Belice, Franco Santoro. Oggi sarà collocata all'ingresso di Piazza Matteotti, in occasione del 44° anniversario del terremoto. La scultura è stata concepita come una stele divisa in tre blocchi sfalsati l'uno dall'altro, che rappresentano momenti diversi. Sul primo blocco emergono figure dolenti di donne, raffiguranti il dolore diffuso e provocato dal terremoto. Nel blocco centrale emerge l'immagine di un bambino sul triciclo avviato verso un futuro carico di speranze. In alto, invece, si erge la figura di Filippo Tomasi di Lampedusa. «La linfa mortale che sconvolse quella terra - ha spiegato il maestro Ucchino - si è trasformata in sorgente produttiva che arricchisce ed unisce in un abbraccio amoroso tutti i sogni, le speranze e le realtà di quelle popolazioni».
Alla cerimonia di inaugurazione interverranno i sindaci dei comuni della Valle del Belice, autorità regionali e le scuole di ogni ordine e grado. L'opera verrà commentata dal critico Vittorio Sgarbi.
Gianluca Santisi.

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