L'iniziativa è del giovane sindaco del piccolo comune in provincia di Cosenza, Vincenzo Tamburi. Un gruppo di volontari censisce le abitazioni vuote, scattando foto degli interni e della zona in cui sono situate. Il tutto viene poi riversato su un sito internet, punto di ritrovo tra compratori e venditori. Per il Financial Times è una "soluzione rivoluzionaria"Risollevare le sorti del Paese vendendo le case dei suoi abitanti. Succede a San Basile (Cosenza) nel cuore del parco del Pollino, piccolo centro da 1000 anime, di tradizione greco-ortodossa e lingua arbëreshë (minoranza etno-linguistica albanese, ndr). Ma grande serbatoio di idee utili per combattere il problema numero uno delle migliaia di piccoli centri sparsi nella nostra Italia: lo spopolamento. Come? Mettendo in vendita le case vuote di coloro che hanno lasciato il paese o si apprestano a farlo.
L’iniziativa si chiama “Una casa a San Basile”, è frutto dell’intraprendenza di una delle giunte più giovani d’Italia, guidata dal sindaco 30enne di centrosinistra Vincenzo Tamburi (lista civica San Basile futura, ndr) e si fonda su un principio: riempire le case vuote del paese. Per far ciò il Comune ha formato un gruppo di volontari che si occupano di censire e recensire tutte le abitazioni orfane dei loro proprietari, scattando foto degli interni e della zona in cui sono situate. Il tutto viene poi riversato sul sito internet che prende il nome dall’iniziativa stessa. Leggi l'articolo originale.
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