Roma, 22 giu. (Adnkronos/Ign) - Drastica riduzione del consumo di droghe nel 2009. Il totale dei consumatori (sia occasionali che abituali) e' di circa 2.924.500, rispetto ai 3.934.450 persone stimate nel 2008. In termini di percentuali il calo e' del 25,7%. I dati emergono dalla Relazione annuale al Parlamento sulle tossicodipendenze, consegnata ieri ai vertici delle istituzioni, e illustrata oggi a Palazzo Chigi dal sottosegretario Carlo Giovanardi. A determinare l'inversione di tendenza, dopo anni di crescita del fenomeno, e' stata l'attivita' di repressione e prevenzione. Ma a imprimere un cambio di rotta ci ha pensato anche la crisi economica, che ha evidentemente imposto una sorta di austerity nei consumi.
Paragonata al 2008 la riduzione dell'uso riguarda la generalita' delle sostanze stupefacenti, con particolare rilevanza per la cannabis che scende di 9,1 punti percentuali. Persiste comunque, come risulta dai dati elaborati nella relazione annuale, "la tendenza al policonsumo" con una forte associazione soprattutto tra l'alcol e la cannabis. Giovanardi non ha nascosto la propria soddisfazione, sottolineando i risultati conseguiti e rimarcando il lavoro che resta da fare. "Dopo anni in cui veniva evidenziata una situazione in peggioramento continuo, quest'anno -ha dichiarato il sottosegretario- i dati segnalano un calo o per meglio dire un crollo, dei consumi".
"Come interpretare questo fenomeno? Si tratta di un fatto assolutamente positivo favorito dalle grandi campagne nazionali di prevenzione e dissuasione (campioni dello sport, portale internet per le scuole, le campagne portate sul territorio e negli enti locali) che hanno aumentato la consapevolezza dei danni causati dall'assunzione delle droghe. Il calo e' ancora piu' eclatante -ha aggiunto Giovanardi- se si guarda alla fascia di eta' 13-16 anni, in ulteriore discesa rispetto agli adulti. Un forte contributo deterrente lo ha dato anche il drug-test per una serie di categorie professionali come piloti e autisti". Una politica di dissuasione rafforzata dai maggiori controlli stradali, con la previsione di sanzioni molto dure, come ritiro patente o sequestro veicolo.
La crisi economica, ha poi rimarcato il sottosegretario, puo' aver determinato un calo dei consumi di sostanze stupefacenti e generato, per converso, un aumento dell'uso di alcolici. Al punto tale che Giovanardi, nel corso della conferenza stampa a Palazzo Chigi, ha parlato di un "problema molto serio a cui prestare attenzione". L'abuso di alcol si concentra sopratutto tra giovani e giovanissimi per lo "sballo" nel week end. Nella popolazione studentesca (fascia di eta' 15-19 anni) si manifesta una "forte presenza di policonsumo".
Tradotto in abitudini, questo significa che alla "diminuzione dei consumi di sostanze stupefacenti va in contro tendenza il consumo di alcol. Relativamente a questo consumo -si legge nella relazione- infatti e' da segnalare un aumento percentuale dell'assunzione quotidiana, dal 2007 al 2010, del 18,2%. L'incremento percentuale delle ubriacature (oltre 40 volte nella vita) e' stato purtroppo del 200% passando da una prevalenza dell'1% nel 2007 al 3% del 2010".
"Questo andamento contrapposto -e' l'ipotesi formulata nel rapporto- potrebbe trovare spiegazione in relazione a una minor capacita' di spesa, soprattutto negli utilizzatori occasionali di sostanze stupefacenti, conseguente alla crisi economica e a una diversificata e minore percezione del rischio nei confronti dell'alcol rispetto alle sostanze stupefacenti. Questo potrebbe aver comportato uno spostamento dei consumatori occasionali di sostanze verso gli alcolici in quanto piu' accessibili e meno costosi e comunque in grado di dare effetti fortemente psicoattivi".
Fonte: http://www.adnkronos.com/
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