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....La libertà non è star sopra un albero, non è neanche avere un’opinione, la libertà non è uno spazio libero, libertà è partecipazione.... G.Gaber
mercoledì 19 gennaio 2011
Belice, i 21 sindaci in trincea «Ricostruzione, stop ai tagli»
notiziario di TRS del 17/01/2011
Sciacca, 18 gen (La Sicilia/f.c.) Si sono presentati in 21 i sindaci del Belice per protestare pacatamente. Gli amministratori della Valle del Belice, reclamano ancora il completamento della ricostruzione del dopo terremoto del 1968. Con la loro protesta silenziosa e pacata hanno manifestato la loro indignazione per il taglio di 60 milioni di euro effettuato dal governo nazionale. I rappresentanti dei Comuni belicini, indossando la fascia tricolore, si sono presentati sulla strada statale 115, sul posto dell'inaugurazione del sottopassaggio. Nessun grido, nessuna tensione. Portavano in mano, a bella vista, un cartello con la scritta «Belice 1968». Niente iniziative plateali, ma solo una presenza per ricordare al governo centrale che le promesse non sono state mantenute. Il coordinamento dei sindaci del Belice si era riunito nei giorni scorsi per coordinare l'azione da intraprendere in occasione della visita del ministro alle Infrastrutture, Altero Matteoli. Erano presenti i sindaci di Partanna, Santa Margherita Belice, Montevago, Santa Ninfa, Gibellina, Salaparuta, Poggioreale, Camporeale, Roccamena, Grisì, Menfi, Sambuca di Sicilia, Campofiorito, Monreale, Chiusa Sclafani, Giuliana, Bisacquino, Contessa Entellina, Corleone, Vita, Salemi. Il ministro Matteoli li ha ricevuti dando anche rassicurazioni. Ma le lamentale non sono terminate qui. Finita la protesta dei sindaci, è stata la volta del comitato «Schunchipani», la contrada interessata alla gran parte dei lavori, i cui residenti hanno vissuto numerosi disagi. Hanno diffuso un documento nel quale denunciano che «i lavori di completamento dell'opera, che dovevano essere consegnati già da qualche tempo, sono a tutt'oggi in corso e che il progetto originale ha subito, in corso d'opera, un'importante modificazione che ne ha compromesso la fruibilità da parte di tutti i cittadini interessati. Difatti, la complanare Nord è stata interrotta ingiustificatamente, all'altezza del distributore Agip, creando grande disagio ai proprietari ed abitanti della contrada Piana». Infine il Pd ha chiesto al sindaco Bono «una conferenza di servizi su tempi e modalità di chiusura dei lavori».
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